La corsa della squadra di basket femminile statunitense per l’ottava medaglia d’oro consecutiva è iniziata alla grande lunedì alle Olimpiadi di Parigi.
Il Team USA ha fatto un lavoro facile e veloce contro il Giappone, vincendo 102-76 aprendo il gioco del girone. Ad aprire la strada è stata una zona d’attacco relativamente sopraffatta di Breanna Stewart e Ajah Wilson, che hanno combinato per 46 punti con 21 su 31 tiri. Brittney Griner, Kelsey Plum e Sabrina Ionescu hanno aggiunto 11 punti ciascuna, mentre Chelsea Gray ha distribuito 13 assist.
Il Giappone è stato sconfitto fin dalla puntata di apertura. I vantaggi di scala dell’America erano evidenti. Gli Stati Uniti hanno avuto 56 rimbalzi, il Giappone 27. Gli Stati Uniti sono stati particolarmente dominanti sul vetro offensivo, commettendo 19 dei 35 falli. È stato il Giappone ad avere più rimbalzi offensivi che difensivi. Lo studio legale di Wilson, Griner e Stewart ha messo insieme 30 consigli di amministrazione, più dell’intero team giapponese messo insieme.
I giapponesi fecero del loro meglio per restare. Maki Takata è stato un lanciafiamme dalla panchina, realizzando 10 tiri su 11 per 24 punti. Mai Yamamoto ha seguito i titolari del Giappone con 17 punti, tirando 5 su 11 da 3 punti. L’arco dei 3 punti è stato l’unico posto in cui il Giappone ha avuto successo lunedì. Si è connesso su 15 su 38 dalla profondità, mantenendo il gioco a portata di voce per circa 20 minuti.
Se l’America ha un problema, sono le riprese all’aperto. Gli Stati hanno tirato solo 4 su 20 da oltre l’arco, ma non importava. Ancora più importante, gli Stati Uniti hanno tirato 38 su 57 da 2, un incredibile 66,7%. Il piano di gioco offensivo era incredibilmente semplice: mettere la palla nell’area, tirare a meno difensori e rimbalzare se sbagli. Il Giappone era in un tale deficit che non aveva importanza, era +33 da 3 punti.
Nonostante tutti i discorsi che hanno preceduto le partite sulle uscite della squadra, la partita di lunedì è stata un promemoria di quanto talento ci sia nella squadra di Parigi. L’America è carica e sarà difficile tenere il passo della concorrenza.
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