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Si prevede che nel terzo trimestre l’economia statunitense si espanderà al ritmo più rapido degli ultimi due anni, ultimo segnale del rallentamento economico del Paese a fronte di tassi di interesse più elevati.
Secondo gli economisti intervistati da LSEG, la forte spesa dei consumatori dovrebbe portare ad un aumento annuo del PIL del 4,3%.
Si tratterebbe di un aumento rispetto al tasso del 2,1% nel secondo trimestre e al numero più forte dal quarto trimestre del 2021.
I dati preliminari saranno rilasciati dal Dipartimento del Commercio giovedì alle 8:30 ET.
I dati arrivano mentre la Federal Reserve si prepara alla riunione della prossima settimana per decidere i tassi di interesse. La banca centrale sta cercando di utilizzare tassi più alti per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2% senza causare una brusca flessione dell’economia.
Rispetto ai dati mensili quali inflazione e salari, è improbabile che i dati relativi al PIL influenzino fortemente i risultati della prossima settimana.
Si prevede che la banca centrale mantenga i tassi stabili al livello più alto degli ultimi 22 anni, dando ai politici più tempo per valutare l’effetto degli eventi recenti, come i precedenti rialzi dei tassi e una forte svendita nei mercati obbligazionari.
Tuttavia, i dati sulla crescita forniranno un ulteriore promemoria della forza a lungo termine dell’economia e sosterranno le aspettative di un aumento dei tassi per un periodo più lungo. I titoli del Tesoro a lungo termine a 10 e 30 anni hanno subito forti vendite nelle ultime settimane, particolarmente sensibili alle aspettative di crescita.
I forti dati relativi al PIL possono anche influenzare il sentiment dei consumatori e delle imprese, il che può avere un effetto a catena sul comportamento e sulle aspettative di inflazione.
Alcuni settori dell’economia sono stati colpiti dall’aumento dei tassi di interesse, in particolare il settore immobiliare. Le vendite di case esistenti sono scese ai minimi da 13 anni a settembre mentre i tassi ipotecari sono aumentati.
Tuttavia, la spesa dei consumatori è stata più resistente di quanto la maggior parte degli economisti si aspettasse, con i forti dati sulle vendite al dettaglio all’inizio di questa settimana che hanno contribuito a spingere brevemente il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni al massimo degli ultimi 16 anni.
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